Fattoria Eolica di Santa Luce: sì nel mio giardino

I cittadini di Santa Luce accolgono con favore il progetto per il più grande parco eolico della Toscana: 13 torri per 26 MW totali entro la fine del 2011
Soddisfazione per l’ottimo esito della concertazione tra Regione e Comune, unicum in Toscana e probabilmente in Italia

Santa Luce (Pisa).  Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative ha presentato ai cittadini di Santa Luce il parco eolico che realizzerà entro la fine del 2011: la Fattoria Eolica di Santa Luce. Il progetto, inserito in un ampio quadro di valorizzazione del territorio per il raggiungimento dell’autosufficienza energetica, porterà alla costruzione del più grande parco eolico della Toscana. La Fattoria Eolica di Santa Luce, infatti, prevede l’installazione di 13 aerogeneratori di 2 MW ciascuno, per una potenza complessiva di 26 MW.

Cesare Fera, Presidente di Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative, è intervenuto nell’ambito del convegno organizzato dall’Amministrazione di Santa Luce, Agricoltura, Energia e Ambiente, che ha ospitato i contributi di rappresentanti della Coldiretti e del mondo agricolo, oltre al sindaco, Federico Pennesi. “Grazie alla Fattoria Eolica” ha dichiarato Cesare Fera “il Comune di Santa Luce contribuirà in misura significativa al raggiungimento delle quote nazionali previste dal Protocollo di Kyoto. Questo piccolo Comune ha elaborato una complessa e valida procedura di concertazione per la concessione d’uso del territorio demaniale regionale, un unicum in Toscana e, probabilmente, in Italia. I benefici economici connessi all’avvio del cantiere e alla manutenzione della Fattoria Eolica ricadranno direttamente su Santa Luce, ma si estenderanno anche alla regione Toscana. La disponibilità al dialogo degli amministratori e la determinazione nel dare impulso allo sviluppo economico territoriale valorizzando le risorse reperibili in loco hanno reso possibile l’avvio di questo importante progetto.”

Federico Pennesi ha sottolineato che i requisiti del bando di assegnazione sono stati fissati per individuare un’azienda che vantasse comprovati casi di successo quanto all’efficienza degli impianti eolici e al rispetto delle caratteristiche naturalistiche, architettoniche e storico-geografiche del territorio ospitante. FERA possiede tutti i requisiti, come attestano anche i prestigiosi riconoscimenti nazionali attribuiti ai suoi parchi eolici in Liguria e Abruzzo (premio PIMBY – Please In My Back Yard, premio Io vivo sostenibile e Klimaenergy Award). “FERA” ha sottolineato Pennesi “è l’azienda che, con il suo modus operandi, risponde alle aspettative di questa amministrazione. Un ulteriore elemento positivo è la composizione del suo organico: risorse giovani e aperte al dialogo, indispensabile per trovare le soluzioni più soddisfacenti per le peculiarità del nostro territorio.”

Al termine del Convegno, è stato scoperto il pannello che descrive i dati rilevanti del parco eolico e stabilisce, in una sorta di patto con la cittadinanza, le tappe per la realizzazione della Fattoria Eolica  e la sua entrata in esercizio. FERA stima che la Fattoria Eolica produrrà ogni anno 58.000 MWh, ovvero energia pulita corrispondente al fabbisogno di 19.500 famiglie. Una produzione importante che supera ampiamente il fabbisogno energetico del Comune di Santa Luce e contribuisce in misura rilevante al raggiungimento degli obiettivi nazionali stabiliti dal Protocollo di Kyoto (ogni anno, saranno 25.000 le tonnellate di anidride carbonica risparmiate). Significativi anche i benefici per la bilancia commerciale: le oltre 11.000 tonnellate annue di petrolio che non verranno utilizzate grazie alla Fattoria Eolica, tradotte in dollari, e riportati al ciclo di vita dell’impianto, rappresentano un risparmio di più di 100 milioni di dollari, con un impatto molto positivo sulla bilancia commerciale italiana e sul suo deficit.

Come per tutti gli altri parchi eolici realizzati, FERA assocerà a ognuno degli aerogeneratori installati un sostegno a distanza destinato a un bambino etiope, nell’ambito del progetto Un mulino sostiene un bambino. A oggi, i bambini legati al progetto sono diciassette: un legame a lungo termine, che idealmente si sovrappone agli anni della scolarizzazione e della formazione professionale e che vuole mettere in evidenza le potenzialità di Paesi oggi sottosviluppati ma ricchi di fonti energetiche rinnovabili.

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